LO SCORRERE DEL TEMPO


Questo brano per pianoforte a quattro mani risale al 1979, prima dell’inizio dei miei studi di composizione. Ho immaginato il ticchettio di un orologio, che scandisce inesorabilmente lo scorrere del tempo che fugge. A volte in sottofondo, distratti come siamo da altri pensieri, altre volte in modo più evidente e drammatico, ogni istante che passa ci avvicina a quel passaggio fondamentale che è la morte, costringendoci a riformulare i nostri valori, cercando Qualcosa che dia significato alle nostre esistenze dentro e oltre questo evento.
Direi che il carattere di questo brano, perfettamente tonale, sia abbastanza classico, con qualche trillo di chopiniana memoria.

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(lo spartito è disponibile in formato MUS per Finale 2003 e pdf per Acrobat Reader)

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pianoforte Marco Motta e Gino Palumbo


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