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INTERVALLO DI OTTAVA

Primi 3 armonici

FREQUENZE DEI PRIMI TRE ARMONICI E INTERVALLI DI OTTAVA E DI QUINTA

Le prime due note della successione degli armonici, che hanno frequenza 1 e 2 (d’ora in poi prenderemo come unità di misura quella della nota fondamentale do1), sono tanto simili da dar loro lo stesso nome: do. L’intervallo che risulta dalla loro sovrapposizione viene percepito solo come rafforzamento della melodia e non come polifonia, anche se le frequenze, e quindi le altezze delle note, non sono esattamente le stesse. Per esempio una donna, cantando insieme ad un uomo, emetterà di norma suoni di frequenza doppia, senza che l’ascoltatore abbia l’impressione di ascoltare un coro a più voci. Infatti la forma dell’onda di do1 e do2 è tanto simile che l’orecchio le percepisce come quasi identiche.
Ad un intervallo formato da due note delle quali una abbia frequenza doppia dell’altra diamo il nome di ottavaclicca per ricordare come vengono assegnati i nomi agli intervalli; è il più piccolo intervallo che tra due note diverse che abbiano lo stesso nome. Se una nota ha frequenza ν, quella all’ottava superiore ha frequenza ν’=2ν. Viceversa ν=ν’/2; quindi partendo da ν’ all’ottava inferiore si ottiene ν’/2. In altre parole si può salire o scendere di un’ottava rispettivamente raddoppiando o dimezzando la frequenza della nota di partenza. Per esempio, dato che la frequenza del terzo armonico (sol2) è 3, quella della nota all’ottava inferiore (sol1) è la metà (3/2).

INTERVALLO DI QUINTA

Le note comprese nell’ottava do1-do2 hanno frequenza compresa tra 1 e 2; le altre si possono portare all’interno di questo intervallo semplicemente salendo o scendendo di un’ottava, cioè moltiplicando o dividendo per 2 la loro frequenza. In particolare, mentre la frequenza del terzo armonico (sol2) è maggiore di 2 (3), quella di sol1 è compresa tra 1 e 2 (3/2=1,5). 3/2 (sol1) è il prodotto tra la frequenza base 1 (do1) e 3/2, mentre 1 (do1) è il quoziente tra la frequenza base 3/2 (sol1) e 3/2. Nel primo caso (do1-sol1) saliamo, nel secondo (sol1-do1) scendiamo di una quinta clicca per ricordare come vengono assegnati i nomi agli intervalli (per essere precisi, di una quinta giusta): perciò si può salire o scendere di una quinta rispettivamente moltiplicando o dividendo la frequenza della nota base per 3/2. Se, per esempio, una nota ha frequenza 9/8, quella alla quinta superiore ha frequenza (9/8)·(3/2)=27/16.



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