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INTERVALLI DI SECONDA NELLA SCALA NATURALE

Come abbiamo già visto, se una nota ha frequenza ν quelle all’ottava clicca per ricordare come si ottengono l’intervallo di ottava... e alla quinta ...e quello di quinta superiore hanno rispettivamente frequenza ν’=2ν e ν’=(3/2)·ν. Più in generale la frequenza ν’ è pari a δ volte ν (con ν’>ν) se δ è il rapporto tra le frequenze caratteristico dell’intervallo tra le due note (per esempio, δ=3/2 per una quinta giusta). Ovviamente δ=ν’/ν: se indichiamo con δ(do-re) il rapporto tra le frequenze di do e di re, con δ(re-mi) quello relativo a re e mi (e così via), gli intervalli clicca per ricordare come si formano gli intervalli di seconda che si vengono a formare sulla scala naturale sono caratterizzati dai seguenti rapporti di frequenze:
Esistono quindi tre tipi di seconde nella scala naturale:

INTERVALLO TONO MAGGIORE TONO MINORE SEMITONO
RAPPORTO DI FREQUENZE 9/8 10/9 16/15

Non solo l’uso della scala naturale comporta due diversi tipi di tono (maggiore e minore), ma un semitono non è la metà esatta di un tono: infatti, poiché per salire di un semitono bisogna moltiplicare la frequenza della nota base per quella dell’intervallo (16/15), salendo due volte di semitono a partire da do1 (che ha frequenza1) otteniamo prima 1·(16/15)=16/15 e poi (16/15)·(16/15)=256/225, e non 9/8 o 10/9 come accadrebbe salendo di un tono.


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